Visioni apocalittiche

La visione artistica dei Fratelli Chapman non ha niente a che vedere con l’idea romantica dell’artista puro, appassionato, alla costante ricerca di un’emozione da catturare, di una bellezza da ritrarre, di un amore da descrivere. Soldatini, bambole, modellini, Disney e McDonalds: un immaginario truce e cinico che mescola le fuckfaces ai mutoidi dove arti, genitali ed organi vari vengono miscelati ed invertiti in combinazioni fantasiose. Affascinante la loro raccolta Disasters of war, oscuri palcoscenici calcati da clown, soldati nazisti, cadaveri con contorno di mutilazioni, svastiche e teschi vari.
Jake e Dinos Chapman – novelli signori delle mosche – non ammettono discussioni: o si amano o si odiano. Alla galleria ProjectB di Milano presentano Il sole splenderà brillante sul vostro cadavere marcio mentre le vostre ossa risplendono al chiaro di luna. Altrettanto sublime, orrorifica e agghiacciante la loro installazione alla Punta della Dogana in quel di Venezia: Hell, 1999-2000. La realizzazione di questa visione apocalittica, ispirata da Böchlin e dalle Cronache di guerra di Goya, ha impegnato gli artisti per due anni in un lavoro certosino. L’opera si divide in nove terraria di tre metri l’uno disposti a forma di svastica. Centinaia di miniature di soldati nazisti, mutoidi, uomini, brandelli, cadaveri, scheletri, teschi e poi modellini di macchine, capannoni, MacDonalds, recinti e trenini rigurgitati da un vulcano centrale sormontato da un fungo atomico, dipingono l’inferno secondo i Chapman.
Splendidi e inquietanti gli Skull panel, pannelli con dei teschi lavorati a rilievo: occhi di vetro vispissimi, quasi vivi, che emergendo dalla sabbia guardano lo spettatore. Per palati esigenti, menti curiose e stomaci forti e per riflettere sulla nostra storia passata, presente e futura.Hell, particolare

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