Sergio Bonelli saluta la famiglia

Lo abbiamo visto sempre lì, stampato in copertina nel suo arial blu poco raccomandabile, affascinato dalla polvere dei ricordi. Lo abbiamo considerato il padre, l’iniziatore, il genio sregolato delle nuvole italiane che ci impediva di studiare tentandoci con voce roca dagli angoli rumorosi della libreria. E abbiamo imparato a conoscerlo, ad aspettarlo nei gradini della scuola con l’ansia di scoprire ogni giorno uno spiffero nuovo della sua fantasia.
Lo abbiamo visto partire e lo sentiamo mancare, oggi, quel Sergio Bonelli che sognava Zagor e Mister No, proteggeva Tex e raccontava Dylan Dog, immaginava Julia
e faceva le scarpe a tutto il panorama editoriale, nazionale e internazionale.
Sergio_Bonelli
Schermata 2011-09-26 a 15.22.33

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