La visione di questo post è consigliata a un pubblico social.
È chiaro. I social network creano dipendenza, influenzano l’attenzione e provocano distrazione, talvolta sonnolenza, derivata dalle ore trascorse sotto le coperte a chattare con gli amici o a spiare i profili di chi ci interessa, invece di dormire.
Per rimediare agli effetti collaterali provocati dai social media sono inutili le prescrizioni mediche o i rimproveri di mamma e papà. Al momento l’unica soluzione potrebbe essere quella di attendere che il decorso social dia i suoi frutti grazie al passare del tempo.
In Belgio, però, non si sono arresi con facilità e hanno ideato uno spot per prevenire l’indebolimento cerebrale prodotto da un uso scorretto di questi media, chiarendo un argomento a cui la maggior parte degli utenti sono sensibili: la privacy nei social network.
Proprio così, i rischi che si corrono pubblicando la nostra vita personale sono molti e il video li spiega meglio di tante parole e raccomandazioni. Volete le prove? E prove siano! Guardate come Dave riesce a leggere la mente degli ignari passanti.
Che ne dite? Il video non è un divieto all’uso dei social network, ma una fonte di informazioni utili a un suo corretto utilizzo. Prevenire è meglio che curare.
“La vostra vita si trova interamente on line e potrebbe essere utilizzata contro di voi. Siate vigili”.